Tour in Basilicata alla scoperta delle bellezze paesaggistiche e della storia della regione





Recentemente sono stato in Basilicata e come programma ho deciso di visitare tutti i luoghi più caratteristici ed importanti facendo una selezione e dovendo tralasciare per motivi di tempo e logistici altri che avrebbero meritato sicuramente la visita.
Per la scelta mi sono avvalso di alcune guide cartacee e di commenti vari su internet e così ho stilato un itinerario piuttosto completo anche se impegnativo per i tanti chilometri che avrei dovuto percorrere.
La tappa iniziale non poteva che essere Matera, vero simbolo della rinascita turistica della Basilicata e patrimonio dell'Unesco, ormai meta ambita di turisti italiani e stranieri che rimangono incantati dal fascino di una città dove il tempo sembra essersi fermato.
Inoltre la gravina a strapiombo rende il panorama incredibilmente mozzafiato, a prova di coloro che soffrono di vertigini.



 Una visita dei "sassi" è doverosa, vedere come vivevano fino agli anni 50 i materani colpisce molto; si possono vedere gli utensili, i letti, i mobili, le stanze dove erano sistemati gli animali, i pozzi dell'acqua, insomma è come tornare indietro davvero nel tempo.
L'ingresso nei sassi è a pagamento; io li avevo già visitati nel 2012 quindi stavolta ho solo fatto un giro tra i bellissimi vicoli della città.
Anzi questa volta ho fatto di più: con un piccolo tragitto di alcuni chilometri si può andare sull'altra sponda della gravina e avere la visuale completa della città, una cosa che lascia letteralmente a bocca aperta.Basta seguire le indicazioni per Laterza e poi parco della Murgia materana; se andate a Matera dovete assolutamente approfittare del panorama che si può godere dal parco sulla città.


Dopo Matera mi sono spinto verso l'interno prendendo la Basentana e sono ritornato a Pietrapertosa, un altro gioiellino lucano incastrato letteralmente nella Dolomiti Lucane, un altro esempio di come la morfologia del territorio della Basilicata sia incredibilmente eterogeneo.
Pietrapertosa è stato riconosciuto come uno dei borghi lucani più belli d'Italia.


Pietrapertosa è rinomata soprattutto per il Volo dell'Angelo, una esperienza adrenalinica incredibile che ho vissuto nel 2012 e che dal 2007, anno della sua inaugurazione, attrae tantissimi temerari che vogliono cimentarsi in una avventura unica nel suo genere, considerando anche la scenografia offerta dalle Dolomiti Lucane.Pietrapertosa si affaccia su Castelmezzano, con cui condivide l'attrazione del Volo dell'Angelo, altro borgo più bello d'Italia che merita sicuramente di essere visitato.
Ritornando verso Metaponto, sede di pernotto, come non passare da Craco, uno dei luoghi simbolo della regione?
Craco è stata abbandonata in seguito ad una frana nel 1963 e da allora si staglia sul suo cocuzzolo silenziosa, imponente, con la sua torre normanna a controllare tutto il territorio "lunare" che si estende a 360 gradi, caratterizzato dalla presenza dei caratteristici calanchi, un fenomeno geomorfologico tutto lucano che lascia decisamente a bocca aperta.

Altro luogo simbolo della Basilicata è Maratea, un autentico gioiellino dal mare incontaminato e con il Cristo Redentore a controllare dall'alto tutta la costa e dal cui punto panoramico si gode di una vista stupenda.



Numerose sono state le tappe del viaggio: Rotondella, Valsinni, Tursi con la sua rabatana, Aliano, Muro Lucano, Pietragalla con i suoi Palmenti, luoghi che per motivi storici, architettonici e di bellezza paesaggistica meritano di essere visitati.

Rotondella vista dal drone 

Valsinni col suo castello a dominare il paese

La Rabatana di Tursi, il vecchio quartiere arabo

 Muro Lucano



Aliano merita una visita per i suoi calanchi vertiginosi e per il fatto di essere stato il paese di esilio di Carlo Levi; il paese con la sua vita povera ispirò così tanto lo scrittore che venne concepito il libro Cristo si è fermato a Eboli, opera massima dello scrittore torinese in cui vengono denunciate le condizioni disumane di vita dei contadini ai quali sembra non giungere neanche la parola di Cristo.
Nei vicoli del paese sono presenti sui muri delle case targhe in legno che riportano citazioni dello scrittore.
Altro luogo particolare è Pietragalla che offre come attrazione i Palmenti, costruzioni in cui avveniva la pigiatura dell'uva per creare il mosto che veniva conservato in grandi vasche.
Se ne contano quasi 200 e sembrano davvero le case degli Hobbit, i protagonisti della saga de Il signore degli anelli.Sono visitabili liberamente ed alcuni sono tutt'ora utilizzati dagli abitanti per lo scopo a cui erano anticamente adibiti.

 Foto dei Palmenti di Pietragalla dal drone
 
Luoghi nei quali le visite sono state più lunghe sono stati Melfi e Venosa, simboli storici di epoche differenti della Lucania; il primo con il suo castello usato da Federico II come sede legislativa ed attualmente adibito a museo archeologico ed il secondo di importanza storica notevole per l'antico splendore che rivestiva la città in epoca romana e per la sua celebre Incompiuta, chiesa di periodo normanno mai ultimata.

Castello di Melfi

Lo stupendo sarcofago in marmo trovato vicino Rapolla

Uno dei tanti corredi funerari trovati in zona ed esposti nel museo


Il biglietto di ingresso al museo costa solo 2.5 euro, un prezzo irrisorio considerato i capolavori che potrete visitare.
 A Venosa con un unico biglietto potrete visitare sia il museo all'interno del castello sia le rovine romane e l'Incompita che sono adiacenti; il costo del biglietto è sempre di 2.5 euro ed ha curiosamente la stessa grafica di quello emesso al castello di Melfi.


Chiesa vecchia della Santissima Trinità con i suoi affreschi

Tomba degli Altavilla tra cui spicca Roberto il Guiscardo come personaggio

Bellissima pavimentazione a mosaico di una costruzione romana




Il mio tour in Basilicata è terminato proprio a Venosa; vorrei citare altri luoghi visitati come la bella Acerenza con la sua cattedrale, Lagopesole col suo castello federiciano, le cascate di San Fele, il castello di Brienza(non visitabile), le Tavole Palatine e le rovine della Metaponto greca, le rovine di Grumentum.
Un viaggio che mi ha emozionato, viste anche le mie origini proprio lucane, in cui ho potuto scoprire quante risorse turistiche abbia questa regione e quanta strada ancora debba fare per dare il giusto riscontro a tanta storia e bellezza paesaggistica ed architettonica.
Nel tour ho potuto riscontrare in numerosi luoghi una assenza di cartellonistica stradale e di personale che potesse dare maggiore attenzione al patrimonio sparso un pò per tutta la regione(trovare Grumentum è stata una impresa vista la totale assenza di cartelli per non parlare di personale qualificato per visitare il sito archeologico).
Spero proprio che si possa migliorare in tale direzione; io sicuramente tornerò in Basilicata per continuare il mio tour alla scoperta dell'incredibile patrimonio che questa regione offre.
Come diceva Papaleo nel film Basilicata Coast to Coast, la Basilicata esiste!

Commenti

  1. molto belle le immagini e il video dal drone, molto suggestivo

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  2. Complimenti un articolo davvero dettagliato e curato nei minimi dettagli.
    Essendo lucana non può far altro che piacere leggere queste righe piene di entusiasmo per la scoperta di nuovi posti.
    Come hai riportato, la Basilicata esiste, ed è proprio così; un posto incantevole da visitare ma soprattutto da ammirare.

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  3. Una vera e propria ''full immersion'' in una regione troppe volte sottovalutata, ma che invece è bella come l'Italia nel suo complesso. Il museo è assolutamente da vedere considerando anche il prezzo irrisorio, poi la visita ai celebri ''sassi'' è d'obbligo, come del resto una puntatina a Maratea. Beh, cosa dire...eccezziunale veramente.

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