Ti racconto Lucio Dalla di Angelo Riccardi
Ho sempre apprezzato molto Lucio Dalla, alcune sue canzoni sono dei veri capolavori della musica italiana; non conoscendo il percorso umano dell'artista non si può comprendere davvero come siano germogliate le sue opere, quali spirito abbia animato Dalla mentre affrontava i suoi pensieri.
Leggere il libro "Ti racconto Lucio Dalla" scritto da Angelo Riccardi, sindaco di Manfredonia ed amico dell'artista bolognese, mi ha aperto gli orizzonti sul personaggio; scoprire che esisteva un forte legame tra Dalla e la città pugliese mi ha colpito ed interessato perchè io stesso profondamente legato a quelle terre in un "viaggio ideale" simile al suo, essendo Margherita di Savoia una mia tappa estiva, città non distante da Manfredonia.
Che Dalla fosse un personaggio eccentrico e particolare lo si è sempre intuito dalle sue apparizioni in tv e nei concerti; che però fosse così amato dai suoi amici e così legato al suo pubblico si evince meno.
Un libro che assume i connotati di un diario, una introspettiva scoperta del personaggio sin dai primi anni di vita, che già lasciavano presagire che Dalla avrebbe avuto un futuro nello spettacolo: così piccolo e già così dotato di talento, capace di cantare in inglese improvvisando le parole già in tenerissima età, capace di suonare più strumenti imparandone i segreti da autodidatta molto velocemente.
Un passato fatto di gioie e dolori: la perdita del padre quando aveva sette anni ha segnato per sempre l'artista, che ricercherà sempre la figura paterna nei suoi pensieri e legandosi visceralmente ad alcuni personaggi che lo hanno accompagnato nella sua carriera artistica, come Roversi, colui che fino al 1976 scriveva i testi delle canzoni di Dalla.
Tanti aneddoti sono presenti nel libro: racconti di amici, collaboratori, parenti, tutti accomunati da un profondo legame affettivo e senso di gratitudine.
Dalla nonostante fosse un personaggio molto amato e seguito, manteneva il legame con i suoi amici come se fosse una persona normalissima, il successo non aveva alterato il suo modo di essere.
Perchè Lucio Dalla era legato a Manfredonia?
Sua madre Iole, di professione "modista", faceva spesso dei viaggi nella città pugliese per vendere abiti delle sue collezioni rimasti invenduti, organizzando vere e proprie sfilate; una donna che aveva ottenuto un gran successo grazie alla sua riconosciuta fantasia ed inventiva nella creazione di abiti ed accessori.
Mamma Iole si portava dietro il piccolo Dalla all'inizio dell'estate, arrivo atteso con enfasi alla stazione dagli amichetti che pur non sapendo quando l'amico bolognese sarebbe arrivato, si recavano ugualmente sulla banchina sperando di vederlo scendere dalla carrozza del treno.
Mamma Iole era apprensiva nei confronti del figlio; era avvilita per la sua bassa statura e cercò rimedi presso i dottori per facilitarne la crescita, che gli consigliarono cure ormonali(ecco spiegato il perchè Dalla aveva una folta peluria).
Ma nonostante fosse un bambino gracile, esprimeva una naturalezza nelle situazioni della vita che lasciava a bocca aperta.
Un episodio particolare narrato fu quando Dalla girava nella sartoria completamente nudo;le sarte quasi spaventate da questo comportamento avvisarono mamma Iole, che non esitò minimamente nello sgridare il figlio, che con un incredibile savoir faire rispose al genitore:"Ma non hanno mai visto un uomo nudo?"
Altro aspetto che dona alla lettura del libro interesse sono le tantissime fotografie che ritraggono l'artista bolognese in tenera età, spesso immortalato durante i numerosi spettacoli che "improvvisava" sia a Bologna che a Manfredonia, momenti indimenticabili per coloro che li hanno vissuti, coinvolti da un bambino tanto gracile quanto pieno di energia ed entusiasmo.
Anche un grandissimo artista come Aldo Fabrizi, per caso presente ad un suo spettacolo, ha colto le incredibili capacità del piccolo Dalla, predicendogli un sicuro successo.
Il legame tra Angelo Riccardi e Lucio Dalla si percepisce nitidamente nelle parole del libro; profonda amicizia e stima nei confronti di un personaggio che portava Manfredonia nel cuore, che era capace di parlarne il dialetto, che appariva e scompariva con la velocità della luce, lasciando dietro di sè un alone di mistero.
Un personaggio dotato di una poliedricità incredibile, che ha tratto dal male la miglior cura possibile per trovare nuovi stimoli, nuova energia, nuovi impulsi.
Un libro scritto grazie ad una ricerca minuziosa di testimonianze, di fotografie inedite, di notizie che potessero "svelare" qualche sfaccettatura in più dell'artista bolognese, divenuto peraltro cittadino onorario del comune pugliese.
Lucio Dalla ha lasciato un'impronta ben marcata nel panorama della musica italiana, affiancandole un alone di personaggio "fuori dagli schemi", capace tanto di virtuosismi quanto di gesti strani ma una cosa sicuramente è possibile dire: è un personaggio che è stato amato, è amato e verrà apprezzato per sempre.
Trovate informazioni sul libro "Ti racconto Lucio Dalla" qui e sulla Pagina Facebook.
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